Innovazione tecnologica ed economia del futuro sono stati i temi centrali che hanno guidato Lease 2019, la seconda edizione del Salone del Leasing
Francesco è un giovane imprenditore che vive a Roma. La scorsa settimana, il 20 marzo, alle 10:00 in punto ha varcato le porte del Salone del Leasing.
Solo 48 ore prima aveva acquistato un volo on line e scelto su Airbnb il bilocale di Andrea e Martina, che lo affittano per periodi brevi, in cui trascorrere due notti.
E solo 18 ore prima aveva lasciato la sua auto vicino all’aeroporto, pagando il parcheggio comodamente dallo smartphone con l’App TelepassPay.
Un’ora prima, un alert del calendario dello smartphone lo aveva avvisato che ‘è ora di andare’: aveva individuato sulla mappa (attraverso app dedicata) l’auto in sharing più vicina, l’aveva prenotata tramite la stessa app, l’aveva raggiunta, aveva digitato il PIN personale e le portiere si erano aperte. Le indicazioni stradali di GoogleMaps gli avevano suggerito la strada meno trafficata, ed è arrivato, puntuale, a Lease 2019.
Francesco è un po’ tutti noi. Tutti noi che ci siamo abituati, e ci stiamo abituando, a un modo sempre nuovo di gestire la quotidianità.
Prenotiamo i voli su internet in autonomia con un semplice click, senza rivolgerci alle agenzie di viaggi (disintermediazione), condividiamo il nostro appartamento quando non lo usiamo (cambia il concetto di ‘possesso del bene’), prenotiamo e utilizziamo un’auto per il solo tempo che ci serve (pay-per-use), paghiamo la sosta attraverso il cellulare interfacciandoci con nuovi player del mercato che hanno differenziato il proprio business (dal pagamento della sosta, al rifornimento di carburante, alla prenotazione e pagamento del taxi, al noleggio del monopattino elettrico).
Questi sono solo alcuni dei temi che sono stati affrontati nella due giorni del Salone del Leasing, caratterizzato da approfondimenti sulle innovazioni tecnologiche. Si è parlato, tra gli altri, di internet-of-things, intelligenza artificiale, blockchain, pay-per-use, mobilità elettrica, di minacce al mercato e prospettive future.
Ma quali sono dunque i messaggi emersi da Lease 2019? In che direzione stiamo andando? E quali sono, in questo contesto, le prospettive per il leasing?
Certamente ci stiamo muovendo, molto velocemente, verso un futuro che fino a poco tempo fa poteva essere solo immaginato. Un futuro sempre più immediato e diretto, in cui i concetti tradizionali di proprietà e possesso stanno vivendo nuovi paradigmi.
Pensando all’auto, per esempio, abbiamo attraversato un processo di “disidentificazione” del bene: dal leasing (auto) al noleggio (chiave di avviamento) fino alla blockchain (app e cloud), in cui guidiamo un’auto, non nostra, solo per un periodo limitato e a un costo limitato.
Parallelamente, i dati illustrati da Assilea mostrano una crescita del leasing: Leaseurope riporta infatti, per il primo semestre 2018, un +7,8% del Lease in Europa, e un +9,0% in Italia.
Il leasing rappresenta la seconda fonte di finanziamento per le PMI europee, dopo le linee di credito bancarie (Fonte: Survey on the Access to Finance of Enterprises in the euro area, ECB, Novembre 2018).
In Italia, il leasing cresce per il quinto anno consecutivo. Cresce anche il peso sull’economia italiana: il leasing rappresenta l’1,7% del PIL, il 10% degli investimenti strumentali, il 20% delle immatricolazioni auto e il 22% sugli investimenti 4.0.
Un’indagine Assilea sulle previsioni di crescita espresse dalle società di leasing nel settore delle nuove tecnologie, evidenzia che il comparto in cui si intravedono le prospettive maggiori è quello dell’efficientamento energetico, seguito da quello dell’Internet-of-Things e dalla smart mobility.
Innovare è il nuovo imperativo che deve necessariamente guidare le decisioni per il futuro più prossimo. Partendo dalla mappatura delle nuove esigenze dei nuovi consumatori, dobbiamo avere il coraggio di esplorare nuove frontiere: individuare nuovi pubblici (clienti), nuovi mercati, nuovi canali distributivi e nuove modalità, affiancando strumenti innovativi a strumenti tradizionali, senza, almeno per ora, andare a sostituirli.
Ciò che emerge dunque, è sicuramente l’esistenza di nuove opportunità generate da questa spinta innovativa in continua evoluzione che sta permeando il contesto socio-economico. Nuove opportunità per chi avrà il coraggio e la lungimiranza di innovare, di cogliere il cambiamento e utilizzarlo a proprio vantaggio, di comprendere e ponderare un sapiente equilibrio tra tradizionale e innovativo, tra materiale e immateriale, tra reale e virtuale.