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Pay-per-use e sharing: nuovi scenari, nuove opportunità

Data di pubblicazione:
27 Marzo 2019

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Come la rivoluzione tecnologica sta cambiando il nostro modo di utilizzare le cose. Se ne è parlato, tra gli altri temi, a Lease 2019

In principio era l’auto. L’auto di proprietà, bene irrinunciabile per le famiglie italiane.

Così importante da diventare, spesso, anche un elemento attrattivo da parte delle aziende, come bonus per i propri manager, dirigenti e dipendenti.

Ma quella che si sta delineando come una vera e propria rivoluzione tecnologica, sta cambiando il nostro modo di utilizzare le cose: siamo sempre connessi, l’Internet of Things, l’intelligenza artificiale, la mobilità guidano la nostra quotidianità e rivoluzionano il concetto stesso di possesso di un bene.

In principio era l’auto, dicevamo. L’auto, il ‘bene irrinunciabile’ per antonomasia ha attraversato, e sta attraversando tuttora, un processo di “disidentificazione”: dal leasing, con cui avevamo ancora la tangibilità e in un certo senso, il ‘possesso’ di uno specifico bene (l’auto), al noleggio, con cui si perde il concetto di proprietà in senso stretto, fino alla blockchain (App e cloud), attraverso cui guidiamo un’auto, non nostra, per un periodo limitato e a un costo limitato (pay-per-use), condividendola con altri (sharing).

Il concetto di pay-per-use sta trovando grande applicazioni, dalla mobilità ‘collettiva’ urbana (auto, moto, biciclette, bici elettriche e di recente anche monopattini elettrici), in cui si è largamente affermato - almeno nelle grandi città - fino a esplorare ambiti privati e aziendali.

La rivoluzione è iniziata quando il bene privato per antonomasia, la casa, è andato in sharing con Airbnb, fondandosi sul semplice concetto che un bene sottoutilizzato (nella fattispecie un appartamento, o una stanza della casa) può avere un nuovo utilizzo condividendolo con le esigenze altrui.

Analogamente, la possibilità di utilizzare l’auto di altri quando non viene utilizzata potrebbe rivelarsi una buona scelta.

Alcune aziende si stanno già muovendo in questa direzione, ad esempio attraverso la produzione e installazione di strumenti per la geolocalizzazione e per la gestione dell’auto da remoto attraverso lo smartphone (apertura delle porte, lettura della telemetria di bordo ecc.).

Il passaggio dal privato alle imprese è breve. Pensiamo ad esempio a quelle aziende che vogliano offrire servizi ai dipendenti che devono muoversi agilmente, anche su brevi tragitti (casa-lavoro-casa, ad esempio). Per quelle aziende, acquistare un servizio di mobilità che sia il più efficiente possibile può rivelarsi una scelta interessante.

Ci troviamo quindi di fronte a nuovi trend del mercato e, se è vero che molti di questi trend partono proprio dal mondo della mobilità, anche negli altri settori le cose stanno evolvendo rapidamente.

Pensiamo, ad esempio, a com’è cambiato negli ultimi anni il mondo del software nella direzione del pay-per-use. Se 15-20 anni fa con il noleggio del software nasceva il leasing di beni intangibili, oggi che il software è in cloud (ancora meno tangibile) si paga per quanto si utilizza. Pensiamo, ad esempio, all’acquisto della musica in rete, per cui non è più necessario alcun tipo di supporto materiale, come il cd.

E il machinery? Come sta evolvendo?

Anche in questo settore emergono richieste dal mercato di poter pagare in base all’utilizzo delle macchine (pay-per-use). Ad esempio, grazie all’Internet of Things e al controllo da remoto, si potranno pagare i beni strumentali in base ai pezzi prodotti e al ciclo di produzione richiesto (pago solo per quello che uso).

I macchinari potranno trovarsi in un luogo qualsiasi, anche distante chilometri, e produrre oggetti diversi per clienti diversi, esplorando nuovi scenari di sharing.

Si prospettano quindi nuove opportunità, nuovi servizi e nuovi mercati fino a oggi impensabili, passando dal concetto di possesso al concetto di servizio: il leasing va nella direzione dello sharing, dell’elasticità di contratto, della flessibilità.

E nuove porte, nuove possibilità, si aprono a chi avrà la lungimiranza di cogliere le nuove sfide.

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